Sono già 48 gli sforamenti di polveri sottili PM10 nella zona industriale di Acerra; negli ultimi giorni il superamento del limite di 50 microgrammi per m³ è costante con punte massime di 117.2. La normativa italiana prevede che i superamenti dei limiti non superino i 35 giorni nell'arco dell'anno civile. Quali provvedimenti si adotteranno in questo caso? La chiusura degli impianti di incenerimento? La centralina di Cancello Scalo registra per il momento solo 11 sforamenti per le PM10 e 8 per l'ozono. La situazione migliora solo in concomitanza di variazioni meteorologiche che permettono un maggior ricambio di aria grazie ai venti.
Monitoraggio ARPAC aria
E' attiva a Cancello Scalo la centralina per il monitoraggio della qualità dell'aria gestita dall'ARPAC ed i cui dati confluiranno nell'Osservatorio Ambientale del "Termovalorizzatore" di Acerra. La stazione di misura fissa è installata nel piazzale del complesso scolastico in via XXI Giugno ed è abilitata a rilevare NOx, SO2, O3, PM10, PM2.5, BTX e H2S oltre ad una serie di parametri meteo quali pressione atmosferica, umidità, vento, temperatura aria, radiazione solare netta. I dati sono consultabili on line sul sito di http://www.arpacampania.it/
Ipse dixit
«Caserta non potrà mai diventare una città vivibile e poi prestigiosa, sfacciata com'è dai gironi infernali delle cave — ha sottolineato il vescovo — né una città libera se non si consolidano sul suo territorio centri di grande fermentazione culturale come l'Università, né una città giusta se il Macrico non diventa un polmone verde» Mons. R. Nogaro, vescovo di Caserta
Dalla Terra dei Fuochi è ancora emergenza
In un territorio già martoriato dalla massiccia contaminazione da diossine, impazzano più volte al giorno tra le periferie rurali di S. Felice. Maddaloni e Acerra i roghi di cumuli di rifiuti speciali. Si vedono a più riprese colonne di fumo nero carico di particelle carboniose incombuste innalzarsi sopra le campagne; a seconda della direzione prevalente del vento queste particelle ricadono a pioggia sul terreno, sui prodotti agricoli e sull'erba che viene mangiata dalle pecore. Le particelle più fini possono percorrere distanze considerevoli sospinte dal vento. Quelle particelle carboniose di diossine e furani, idrocarburi aromatici, metalli prima o poi arriveranno sulla nostra tavola convinti che i prodotti della nostra terra, in quanto tali, siano più sani e genuini.
Le vie vecchie della Valle di Suessola
Il gruppo di relatori del convegno tenutosi il 29 marzo 2008 presso il Liceo Scientifico "N. Cortese" di Maddaloni (CE); da sinistra il dott. Domenico Guida, Mons. Francesco Perrotta e il Geol. Giuseppe Magliocca
A proposito di nucleare...
J. Rifkin: "Non sappiamo ancora come trasportare e stoccare le scorie. Gli Stati Uniti hanno straordinari scienziati e hanno investito 8 miliardi di dollari in 18 anni per stoccare i residui all'interno delle montagne Yucca dove avrebbero dovuto restare al sicuro per quasi 10 mila anni. Bene, hanno già cominciato a contaminare l'area nonostante i calcoli, i fondi e i super-ingegneri. Davvero l'Italia crede di poter far meglio di noi? L'esperienza di Napoli non autorizza troppo ottimismo. E questa volta i rifiuti sarebbero nucleari, con conseguenze inimmaginabili". Leggi l'intervista completa al link: http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/ambiente/rifkin-idorgeno-italia/rifkin-energia/rifkin-energia.html
La raccolta differenziata è l'unica strada
Studi commissionati dal CEWEP (Confederation of European Waste-to Energy Plants) sostengono che il riciclaggio di materiali raccolti alla fonte con una buona differenziazione provoca un minor impatto ambientale rispetto all’incenerimento con recupero energetico. Idem per quanto concerne la fermentazione anaerobica (produzione di biogas) il cui impatto ambientale risulta inferiore a quello dell’incenerimento con recupero energetico. L'incenerimento non trasforma i rifiuti da forme rischiose a forme innocue, è vero il contrario. Nei rifiuti urbani gli ossidi di azoto e le polveri sottili si formano durante la combustione; inoltre metalli quali il piombo e mercurio, nei rifiuti sono presenti in forma non biodisponibile e quindi a basso rischio tossicologico (F. Valeri).
Il pericolo è sempre imminente!
Segnalo la importante testimonianza di un ingegnere di Mercato San Severino che ha osservato quasi in tempo reale l'arrivo di una colata molto fluida di acqua e fango lungo la strada prospiciente casa sua; tutto questo dopo una pioggia con intensità di ca 50mm in 40 minuti tra le 12.58 e 01.38 durante la notte tra il 28 e 29 settembre scorso. Scrive A. Luongo "Alle 01:46 sento un boato fortissimo e penso: cavolo il fiume! Mi affaccio e vedo che la strada era libera, ma lo scrocio era fortissimo come se avessi una cascata vicino. Alle 01:50 una massa d'acqua ad una velocità assurda invade la strada.."Leggi e guarda le immagini al link:http://www.campaniameteo.it/articoli.asp?Sezione=Articoli&ID=257
è geologo libero professionista dal 2001; esercita la sua professione nell'ambito del territorio campano occupandosi di pianificazione territoriale e rischi geologici, caratterizzazione siti inquinati, geologia applicata all'edilizia, ricerche idrogeologiche e monitoraggi aree in frana.
03 Febbraio 2008 "Non si comprenderanno mai a pieno le ragioni della catastrofe fino a quando non sarà chiaro cosa accadde tra Napoli e Roma nel 2000". In un articolo apparso oggi su Repubblica, l'ex subcommissario G. Facchi, imputato anch'egli nella vicenda giudiziaria della Procura di Napoli, racconta gli anni dell'accordo capestro con Impregilo e delinea l'atteggiamento del governatore della Campania, appena eletto, Bassolino. La sovvenzione di 296 lire per Kw/h di energia prodotta (accordo Cip6) passa a 180 lire nell'incertezza politica determinatasi con la caduta del governo D'Alema, l'Impregilo scalpita per rivedere il contratto a suo favore. Gli attori a questo punto della vicenda hanno volti e nomi. Facchi ricorda: "La mattina della firma del contratto con Impregilo, presi Bassolino da parte. Gli dissi: "Antonio, se firmiamo siamo fottuti.Non ne usciremo vivi". Lui si infuriò. Naturalmente, non aveva letto una sola riga del contratto, perché per lui, quel che contava era "la questione politica".Il resto era "roba da tecnici"... Me lo spieghi cosa diremo tra dieci mesi, quando saremo in campagna elettorale?"". http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/rifiuti-5/retroscena-impregilo/retroscena-impregilo.html
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