Da G. Sperandeo "Il Mattino" 21/11/2007
"Frana di Quindici, condannati a tre anni di reclusione gli ex presidenti della Provincia, Luigi Anzalone, attualmente consigliere regionale del Pd, e Rosanna Repole, l'ex assessore regionale Domenico Zinzi e i tre dirigenti regionali Ettore Zucaro, Bruno Anzevino e Giovanni Cantone. Sono stati riconosciuti colpevoli del reato di omicidio colposo, assolti invece dall'accusa di frana colposa perché il fatto non sussiste. Prosciolti invece da tutte le accuse (disastro ed omicidio colposo) gli altri tre dirigenti regionali finiti sul banco degli imputati: Carmine Di Donato perché il fatto non costituisce reato con Vittoria Basile e Mario Valletta, per non aver commesso il fatto. Questa la decisione emessa dal tribunale di Avellino in sede monocratica (giudice Stefania Amodeo, pm Vittorio Santoro) dopo un'ora di camera di consiglio che rimanda la pubblicazione delle motivazioni a 90 giorni, vista la complessità della sentenza. I tre ex amministratori, in solido con la Regione e la Provincia di Avellino, sono stati condannati al risarcimento delle parti civili costituite, rigettata invece la richiesta di indennizzo proposta dal comune di Quindici. Una sentenza a sorpresa, per certi versi, che piomba come un magigno soprattutto sui tre esponenti politici. Si chiude così, dopo quasi dieci anni, il procedimento giudiziario che puntava a chiarire se vi fossero responsabilità istituzionali per gli eventi franosi del 5 maggio 1998, quando a Quindici morirono 11 persone sotto fango ed acqua. Il processo tendeva ad accertare se vi fosse stata negligenza, imperizia o imprudenza da parte degli enti preposti alla tutela ambientale nel non effettuare programmi, progetti e monitoraggi sul territorio che potessero evitare la tragedia: sono state affidate consulenze tecniche per oltre 500 mila euro. Il procedimento giudiziario partì dalla denuncia dell'avvocato Teodoro Russo, fatta nel giugno del 1998, un mese dopo la tragedia. Il legale, che vide la madre e la suocera perire sotto il fango, presentò in procura la relazione Budetta-Cascini (studiosi del Cnr incaricati dalla Commissione Grandi Rischi) dalla quale si evincevano pericoli da dissesto idrogeologico a Quindici già nel febbraio del 1997. L'inchiesta portò al rinvio a giudizio di nove imputati. Il pm Santoro, nella sua requisitoria, non ha quantificato le richieste di pena per i singoli imputati, lasciando il compito al giudice monocratico Stefania Amodeo che ieri ha emesso la sentenza. I condannati hanno preannunciato ricorso in appello contro la sentenza, che cadrà comunque in prescrizione a maggio prossimo e che potrebbe «rientrare» nell’indulto. "