venerdì 27 marzo 2009

Io speriamo che me la cavo


L'impianto è in funzione; stamane ho intravisto un pennacchio di fumo marrone fuoriuscire da uno dei camini con direzione del vento prevalentemente verso nord, vale a dire verso le campagne di Gaudello. Ieri Bertolaso ha acquistato una pagina intera del Corriere del Mezzogiorno per rassicurare e rassenerare la popolazione con tono amorevole e paternalistico della bontà dell'impianto e della sua futura gestione. Il Sottosegretario si è rivolto in particolare agli abitanti di Acerra e di San Felice a Cancello, i paesi che maggiormente risentono della presenza di un simile impianto. Acerra avrà delle forme di compensazione in termini economici e di sgravi fiscali, per San Felice tutto è da definire ma è previsto un incontro tra l'Amministrazione locale e la struttura del sottosegretario. Mi auguro che non si svenda nuovamente il territorio volando terra terra accontentandosi delle solite briciole da far valere a livello clientelare. Il Sottosegretario fa sapere anche che il Comune di San Felice a Cancello è invitato a partecipare ai lavori dell'Osservatorio Ambientale istituito dall’O.P.C.M. 3730 del 07/01/2009. Chi ci rappresenterà, visto che non ci sono assessori e funzionari comunali all'altezza della situazione?

Dalla struttura del Sottosegretario fanno sapere che l'impianto è tarato per livelli di emissione attraverso i fumi, al camino, abbondantemente cautelativi, mediamente sotto il 50% dei valori soglia stabiliti dalla Direttiva 2000/76/CE. Per fare un esempio la Direttiva fissa in 0.1 ng/Nm³ il valore limite per le Diossine ed i Furani, l'impianto di Acerra secondo i dati teorici progettuali ne emetterà una quantità al di sotto di 0.025 ng/Nm³. Anche per le polveri si parla di un 70% in meno di emissioni rispetto ai valori limite europei. Staremo a vedere, se avremo la possibilità reale di metter mano ai dati misurati effettivamente 24h/24.

giovedì 26 marzo 2009

Non ci resta che vigilare


(foto tratte da Repubblica.it)

Non so se il pulsante premuto da Berlusconi oggi abbia davvero acceso il forno della prima linea di combustione di rifiuti indifferenziati che bruceranno nell'inceneritore di Acerra. A prima vista dal camino non fuoriesce nulla, possibile che abbiano nascosto anche i fumi, per avvalorare ciò che il premier ha dichiarato che l'impianto "inquinerà come tre auto di media cilindrata". E' l'esaltazione della follia, il genio dell'uomo soppiantato da scelte irrazionali che faranno sicuramente comodo a qualcuno (tutti seduti in prima fila davanti al mega palco voluto dal premier), ma che ricadranno nel tempo su di noi che impatteremo giorno per giorno con un simile impianto. Non ci resta che vigilare su chi dovrà ufficialmente vigilare, far sentire il fiato sul collo dell'A2A, Arpac, Asl, Ministero dell'Ambiente, ministero della Sanità, Regione Campania.